I legami umani stanno diventando molto fragili.
Nella nostra “epoca moderna” molte persone preferiscono che questi legami siano molto allentati, in modo da poterli legare e sciogliere il più facilmente possibile.
Alcune persone che hanno bisogno di tanta liberta personale, si sentono in trappola non appena appaiono i primi segni di un legame. D’altra parte, per altri questa fragilità ispira insicurezza, perche questo legame troppo debole non crea sicurezza emozionale per l’altro. Alla fine, i noștri due principali bisogni emozionali sono proprio L’autonomia e La Connessione.
Viviamo nell’era della gratificazione istantanea. Vogliamo tutto e subito.
Invece, una relazione richiede tempo, disponibilità emotiva, impegno e dedizione.
Queste cose scarseggiano nella nostra epoca. Molte persone sono immature o hanno paura di aprirsi e di fidarsi di nuovo, a causa di cattive esperienze passate. Preferiscono quindi soddisfare i loro impulsi sessuali con nuovi partner, invece di lavorare sulla comunicazione e sulle loro paure.
Le nostre relazioni sono diventate molto superficiali e deboli. Mancano di profondità! Dal momento che non abbiamo molte occasioni per amare, dovremmo fermarci a una?
Il concetto di “amore liquido” è stato introdotto dal sociologo Zygmund Bauman circa due decenni fa. Egli parla del perché l’amore non dura più per tutta la vita, come accadeva decenni fa.
L’unione, così come era intesa un tempo, ha perso valore. La cosa più importante oggi è l’INTENSITÀ con cui si vive l’amore. I sentimenti sono diventati secondari e le coppie che scelgono di stare insieme non prendono questa decisione sulla base delle emozioni. Dal momento che stanno bene insieme, non si prendono il tempo di chiedersi se si amano ancora.
L’amore vecchio stile è stato sostituito da relazioni liquide. Si basano sul desiderio di provare emozioni eccitanti e intense e sul desiderio di essere liberi e indipendenti. Le persone si incontrano nei fine settimana o quando hanno tempo, ma non vivono insieme. Queste relazioni rimangono quindi superficiali, poiché sono incentrate sulla diversità, sull’indipendenza e sul sesso. Nuove persone, nuove situazioni, nuove sfide.
Questo è solo uno dei grandi cambiamenti che stanno avvenendo nella nostra società. Socializziamo soprattutto dietro gli schermi e il modo in cui è costruita la nostra società moderna ha drasticamente ridotto uno dei principali bisogni umani. IL BISOGNO DI CONNESSIONE. Dietro lo schermo ci sentiamo meno vulnerabili, ci presentiamo nella luce migliore, ma le nostre relazioni rimangono superficiali.
La società liquida si basa sull’INCERTEZZA.
Consumiamo relazioni, allo stesso modo in cui consumiamo cibo, alcol, scarpe, vestiti, automobili, tecnologia. Le cambiamo con una certa frequenza, quella che ci permette di provare emozioni travolgenti e irripetibili. Scartando i sentimenti profondi, che richiedono tempo e impegno.
Il legame sessuale è molto forte in questo tipo di amore. Ma è una sessualità separata dalle emozioni. Generalmente usata per impressionare îl partner con le nostre prestazioni e con le noștri grandi doti da amante. Sembra che meno sentiamo amore per qualcuno, megliore è il sesso. Questo tipo di amore da social media tende a morire piuttosto rapidamente in mancanza di una comunicazione chiara e reale, di aspettative diverse e qualsiasi progetto în commune.
Questo amore moderno è distaccato, misurato, idealizzato, molte volte più virtuale che reale. Manca il contatto fisico, come il toccare, l’abbracciare e l’accarezzare al di fuori di un contesto sessuale. Attraverso il tatto riveliamo le nostre vulnerabilità, quindi è meglio tenerlo al minimo. Le interazioni virtuali sono prive di significato, sempre meno personali e non portano da nessuna parte. Questo amore sta morendo di sete.
Naturalmente non possiamo dare la colpa di tutto ai social media. Come si dice: “se c’è una volontà, c’è un modo“. Se ci manca qualcuno, e lo vogliamo vedere, și troverà sempre un modo! Ma questa è diventata una scusa, o forse un rifugio, o a volte un modo di sfuggire alla relatà, molto meno perfetta della nostra sceneggiatura mentale sul amore. Perché è più facile perdere tempo inestimabile scorrendo le news feed degli altri, piuttosto che communicare le nostre fragilità al nostro partner. Preferiamo nutrire il nostro ego con i like e l’ammirazione di sconosciuti o persone virtuali, piuttosto che dedicare la nostra attenzione al partner. O avere il coraggio di dire: „Non voglio più stare con te, questa relazione è finita!”
Stiamo lentamente perdendo la nostra capacità di amare.
Queste relazioni liquide possono durare anni, perché non riescono a trovare una forma. Le confondiamo con l’amore, ma sono dipendenza emotiva. C’è una difficoltà a crescere in entrambi i partner. Diventare adulti. Perché l’età adulta significa confronto e comunicazione.
Così razionalizziamo la nostra paura delle responsabilità, nascondendola sotto la maschera del “bisogno di avventura“.
Perché abbiamo paura del coinvolgimento emotivo?
Forse abbiamo paura di perdere la nostra identità all’interno della coppia. Quando diventiamo UNO, dobbiamo rinunciare al mare delle altre possibilità. E anche costruire un progetto comune e una vita insieme, non più come esseri separati.
Quando si ama, si diventa responsabili anche dell’altra persona. Il nostro benessere dipende, almeno in parte, da qualcun altro, e così anche il suo. E non tutti sono disposti ad accettarlo. Se dall’altra parte si sceglie di vivere in un limbo emotivo, tutte queste paure non vengono affrontate, perché non si è mai costretti a fare una scelta. Rimaniamo adolscenti per sempre!
Le donne scelgono l’amore liquido se sentono di non potersi fidare del partner. Forse a causa di esperienze negative passate, hanno eroso la loro capacità di fidarsi. Hanno bisogno della vicinanza e calore fisico, ma non del coinvolgimento emotivo. Più che di amore, si tratta di dipendenza emotiva e paura di essere abbandonati. E allora mentiamo a noi stessi, tanto „ l’amore è sopravalutato”!
Gli uomini scelgono questo tipo di relazioni quando non vogliono crescere, assumersi le proprie responsabilità all’interno di una coppia matura. Ritengono che la passione e l’intensità sessuale diminuiscano in una relazione impegnata e matura. Nella loro mente la passione sessuale è legata e alimentata dall’instabilità della relazione. Îl sesso diventa cosi un modo di colmare l’ansia
Questa convinzione è culturalmente rafforzata, soprattutto per i maschi. Il matrimonio non era certo un ambiente che permetteva alla passione di sbocciare. Il matrimonio serviva per avere figli e costruire una famiglia; se rimanevano tempo ed energie, potevano trovare la passione al di fuori del matrimonio.
A volte dietro questa scelta c’è una grande insicurezza personale. La “sindrome di Don Giovanni” nasconde molta superficialità e incapacità di amare. Le donne diventano così oggetti da consumare. Per ratoppare un ego incrinato. Spesso sotto sotto c’è scarsa autostima e la sensazione di non avere nulla da offrire alla partner, se no qualche attimo di piacere. Un uomo deve percepire se stesso come una fonte di sicurezza e di protezione emotiva per una donna, prima di essere disposto a impegnarsi.
Questo modello può essere cambiato?
È vero che i valori della società stanno cambiando profondamente. Ma anche se viviamo in un mondo liquido, abbiamo ancora un certo controllo sul nostro ambiente. Possiamo scegliere relazioni che ci soddisfano, invece di quelle superficiali.
Il primo passo è chiedersi:
Cosa dice di me il tipo di amore che sto vivendo in questo momento?
Cosa ne ricavo?
I miei bisogni profondi sono soddisfatti în questa storia?
Manca qualcosa di essenziale per me?
C’è qualcosa che posso fare per rendere questa connessione più profonda?
C’è una o due paure che devo guardare?
Con una maggiore consapevolezza dei nostri schemi mentali ed emotivi, con un’analisi profonda dei benefici e dei costi della nostra relazione, possiamo prendere decisioni diverse: possiamo vivere la vita che vogliamo, scegliendo solo le persone che vanno bene per noi, le persone che condividono i nostri valori, le nostre aspettative e le nostre aspirazioni relazionali più profonde.